A Berlino vivi il futuro, dice così Anna, amica ma anche grande ed esperta conoscitrice del centro urbano più ambito del momento in Europa.
Non vi è angolo che non abbia una storia attuale ed interessante, l città sembra respirare e la si sente viva.
Ancora più viva di quanto non possa sembrare a prima vista.
Siamo a Berlino, una metropoli in metamorfosi e ricoperta da un sottile velo di mistero, provata e piegata da fatto storici infausti, che si è rialzata pur mantenendo delle caratteristiche che le sono proprie facendo affermare gli stessi tedeschi che: Berlino non è Germania. E’ un mondo a sè. Un mondo che silenziosamente sta cambiando la pelle.
Velocità
Il concetto di velocità si modifica, non più la velocità di Londra, che si percepisce dovunque e che a lungo andare stressa, è una velocità diversa da quella a cui ero abituata, non siamo più a livello fisico (le corse per le metro, i vari impegni da sbrigare, le giornate che sembrano non essere mai sufficienti per fare tutto), passiamo a quello delle sensazioni e delle percezioni.
A Berlino il tempo sembra recuperare un ritmo che più che normale lo potrei definire addirittura lento. Si rallenta infatti, anche quando hai fretta.
E rallentando hai tempo di guardarti attorno e non devi più puntare le punte dei piedi per essere sicuro di non inciampare.
Eppure questa lentezza mi sembra stridere con questa sottesa velocità con cui la città si muove e respira.
La gente forse cammina lenta ma città scorre veloce. Anzi velocissima.
Ma non è più la velocità degli abitanti o la corsa per prendere quell’ultimo treno,si tratta invece della velocità con cui la città sembra rimodellarsi come una palla di pongo e cambiare forma.
Una sorta di cambio esistenziale. Niente è più come prima (un bene o un male…chissà) e la città sembra oggi un cantiere a cielo aperto e non solo di costruzioni.
La portata è ben maggiore ai soli cambi strutturali, che comunque sono sicuramente importanti ed esplicativi (quelli più evidenti ed eclatanti) ma tocca anche gli aspetti sociali, i suoi abitanti, quelli vecchi e quelli nuovi.
Berlino cambia ininterrottamente e questo sembra non sfuggire alle attente considerazioni e produzioni degli artisti che sanno vedere la realtà con occhi più visionari.
Capita quindi che il cambio della città venga gridato dallo stesso muro che oggi è la galleria d’arte all’aria aperta più grande del mondo.
Tempo di rinfreschi sul murale ed un artista, Jim Avignon, si è posto una domanda interessante: Perchè dipingere la Berlino degli anni ’90 quando quella di oggi è molto diversa?
In barba alle regole, il dipinto si cambia e diventa una cartoline piena di simboli inquietanti sul presente. Per una interessante spiegazione dell’accaduto rimando al post: Are we doing it cool? Il muro specchio di Berlino.
La città cambia, e anche la sua gente. Ormai la capitale tedesca è stata invasa.
Si, da italiani e spagnoli, seguono nelle seguenti file: inglesi, australiani, americani. Tutta gente che ci vive, mica ci va solo in vacanza. Si parla tanto inglese.
Sta decisamente cambiando velocemente e sotto i nostri occhi eppure…non si sente realmente ma si vede, eccome se si vede. Veloce ed in silenzio sembra cambiare senza colpi di scena eclatanti, quelli senza botto, che vorrà mai dire?
Ci si prepara per la grande esplosione?
Città di contrasti e di simboli che bisogna conoscere per essere individuati, sono dovunque ed alcuni potenzialmente banali o che passano inosservati.
Serve una chiave di lettura per entrare nella Berlino di oggi. Perchè è così ambita? Cosa succede li che non accade da nessun altro posto? Perchè andare a scoprirla?
Non c’è un perchè. La città è “brutta” se il bello e quello che cerchi. Eppure l’effetto Berlino colpisce, non tutti ma ad alcuni, e forse sta proprio nel quel suo parlare per simboli e quindi la necessità di interpretarla.
Berlino sta…
Negli splendidi cortili dei palazzi, alcuni con parchi, altri con murale, altri che si aprono ad ulteriori cortili tipo matrioska.
Nel creativo utilizzo di biciclette rotte e vecchie che fungono da cartello pubblicitario dei ristoranti.
Negli stencil appiccicati ai muri che non sono solo una banana fosforescente ma un, “bollino di qualità” per le gallerie d’arte.
Nella stranezza ed ecletticità dei personaggi che incontri in metro.
Negli eventi artistico/culturali coinvolgenti e spesse volte gratuiti
Nei bars dalle pareti non intonacate e con i divani con i buchi degli anni ’90
Nei fliers attaccati sui pali della luce
Nei pochi Sturbucks vari e nella ricercatezza dei dettagli e dell’intimità delle strutture ricettive
Nella storia che ancora oggi parla e tocca a noi stare ad ascoltarla
Ma per arrivare a questo punto e le cose da fare sono due: lasciare a casa la guida cartacea e lasciarsela raccontare per quello che era e soprattutto per quello che è.
Berlino è una città da vivere e da capire. Le foto ai monumenti le dedichiamo ad altre città.
Ciao Giulia,
sono stata a Berlino una sola volta e devo dire che è una città che ti scatena sentimenti contrastanti (o almeno così è stato!).
Io non la definirei “Bella”… ad una prima occhiata sembra così fredda e distaccata, un pò grigia….eppure non riesco a criticarla o a dire che non l’ho apprezzata.
Sono stata pochi giorni per riuscire a decifrare questo strano accozzarsi di pensieri…ed ho un pò di difficoltà a capire il perché mi sia in fin dei conti piaciuta, e anche perché a così tante persone piaccia.
Perché così tante persone si trasferirebbero a Berlino? E’ solo per una questione economica o c’è altro?…. credo che dovrò tornarci per capire :-) (ogni scusa è buona)
Perchè ha a che fare con uno stile di vita piu che con la bellezza di per se. Se si vuole la città bella si va a Roma, a Parigi ma non a Berlino. Berlino è una città che vibra, vitale, piena di giovani, aperta alla creatività e piena di storia in ogni angolo ma è difficile capirla perchè non risalta come un colosseo e non richiama i tempi romani.
Queste le mie impressioni ed alcuni perchè sulla mia scelta di vivere per un pò qui http://www.viaggiare-low-cost.it/berlino-perche-ho-scelto-te-impressioni-sulla-vita-a-berlino/
Di fatto Berlino deve essere spiegata per essere capita, nulla è realmente evidente. Ed i monumenti.,beh sono quello che sono. Ok tanti musei ma Berlino è molto molto di più e questo di più si trova per le strade, nei quartieri, nelle attività culturali che si susseguono senza sosta e danno spazio a tutti.
Per questo motivoo a tutti coloro che vanno a Berlino consiglio vivamente una visita guidata con una persona eccellente, la mia amica Anna. Adesso è amica ma l’ho conosciuta per l’appunto perchè guida e ho preso parte a una visita guidata con lei proprio perchè volevo capire la città dove vivevo. Ero, e sono ancora oggi affascinata dal suo blog e così…detto fatto, le ho chiesto se poteva accompagnare pure me e un’amica in visita.
Mi ha letteralmente regalato le chiavi di comprensione ed interpretazione della città.
Leggi il suo sito ed il suo blog…secondo me leggendo quello che scrive tanti perchè ti diventeranno chiari, e la prossima volta che vai a Berlino contattale perchè vale ogni singolo centesimo speso. Una mezza giornata con lei e avrai in mano per capire questa capitale così controversa ed attraente.
Questo il suo sito http://www.berlinandout.eu/
Ciao !
Giulia
Alla fine Berlino non sarà più Germania (e chissà se questo salverà l’Europa?)
Oppure alla fine Berlino diventerà Germania… in qualche maniera io la vedo così la cosa al momento sebbene ancora oggi si dica: Non confondere Berlino con la Germania, non sono la stessa cosa!
appena tornata. per la 7 volta e sempre berlino ha qualcosa da dirmi e qualcosa da insegnarmi.
che fascino e che stordimento tutte le volte.
stavolta con i miei figli. quanto gliene ho parlato? e finalmente siamo riusciti ad andarci.
non sarà certo l’ultima volta.
ciao!!!!
Quella città ha tanto da dire…e ogni volta che mi trovo a passeggiare tra i suoi palazzi o i suoi parchi scopro sempre qualcosa di nuovo. Anche tu una Berlin Victim (nel senso buono, visto che c’è pure quello cattivo!)
Un saluto a te
Giulia