E’ nel momento in cui il tuo blog ha raggiunto più di 60.000 pagine viste, registra migliaia di followers e fans, le agenzie di comunicazione ti contattano per averti come testimonial, affiliato e proporre i loro prodotti, che ti rendi conto di cosa un blog possa creare.
Ammetto che sino a qualche mese fa non mi rendevo conto di cosa influenzare chi mi segue, e quindi si fida, possa innescare.
Il funzionamento è semplice
- Tu sei diventato un opinion leader di un gruppo che si è creato attorno a te (alla tua professione, i tuoi racconti, la tua vita personale etc)
- Chi ti segue è una persona interessata a quello che scrivi ma soprattutto, se continua a farlo, lo fa perchè gli piace come affronti l’argomento, e tra i tanti ti preferisce. Si fida
- Nel momento in cui tu, in quanto all'”avanguardia“, proponi qualcosa chi ti segue si sente tranquillo nel fare quel click, spingere quell’I Like o fare un acquisto
Ho notato per esempio come links mirato e in un contesto che spiega perchè quella cosa piuttosto che un’altra (tutti links naturali) ricevano più clicks dei banners. Su un acquisto importante, prendi l’assicurazione di viaggio, se il blogger motiva e si pone come contatto tra chi legge e il fornitore la fiducia che si instaura è di alta qualità ma soprattutto perdura nel tempo.
Quindi quale è il punto?
La questione gira tutto attorno all’etica del blog e del blogger.
Il blogger è il diretto responsabile di quello che pubblicizza, pertanto urge una attenta selezione sulle continue, ed allettanti aggiungo, proposte che giornalmente arrivano in email.
Il blogger diventa uno scrematore di pubblicità. E non lo dico con tono di rifiuto o disdegno, anzi proprio il contrario.
Personalmente preferisco il blog di viaggi che guadagna di pubblicità consigliando servizi in cui crede, e che riconoscono una percentuale sulla vendita, piuttosto che chi visita, fa la recensione e via, ma questi sono sicuramente due approcci molto diversi al blogging e al viaggio (in questo caso specifico), uno di stampo più informativo ed uno più personale. Due modi onesti di monetizzare con un blog e continuare eventualmente a viaggiare.
Un blog senza pubblicità o che non intende monetizzare non è un blog migliore di uno che ne contiene e che utilizza questi strumenti per fare andare avanti la baracca. E se la tua credibilità ha un certo valore, allora è giusto e lecito che al tuo consiglio (consulenza) da esperto nel settore venga riconosciuto un valore e pertanto venga ripagato.
E’ tutta questione di credibilità ma anche di responsabilità. Del blogger nei confronti di chi lo segue e clicca su quel link ed eventualmente procede con l’acquisto. Hai influenzato (da qui influencer) per l’acquisto e sei parte della macchina ormai in moto.
Un blogger con etica non è allora quello che si dichiara ADV free, di qualcosa si dovrà pur campare, quanto quello che nell’accettarla la screma, la motiva e si rende responsabile di quello che consiglia.
Il blogger è il pioniere.
Basta un passo falso e il castello crolla.
Hai menzionato un concetto che in pochi capiscono: anche il blogger di qualcosa deve campare. E se rende il suo blog la sua attività principale (con tutti i benefici per l’utente che ne conseguono), da qualche parte deve guadagnare.
Penso che il blogger entri in una nuova categoria professionale, che emerge quando le pubblicità sono troppe: quello che seleziona prodotti e servizi di qualità e li separa dalla massa mediocre. Dopo il marketing galoppante degli ultimi decenni, doveva succedere una cosa del genere.
Certo, c’è il modo etico di farlo e c’è il modo sbagliato. Se vogliamo metterci a contare, secondo me sono più i blogger che venderebbero acqua miracolosa per due euro in più, che quelli seri.
Sempre per citare mia madre, tanto “tutti i nodi vengono al pettine”. Quindi purchè si continui a lavorare seguendo la propria strada, se si è sicuri che sia quella giusta allora va bene così. chi vende acqua miracolosa a due euro, prima o poi verrà scoperto. Chi vende un prodotto serio e di valore, non sta facendo altro che accreditare una autorevolezza che nel tempo si rafforza.
Sto scrivendo un post dove dico chiaro e tondo di cosa vivo e come lo faccio grazie al mio blog..giusto perchè visto che ci siamo metto a nudo tutto e la facciamo finita con le leggende metropolitane. :-)
CIAO!
Pingback: AAA NOMADE DIGITALE. Voglio fare il tuo lavoro! Si, ma quale dei tanti?