Che le email che ricevo siano grande fonte di ispirazione e di riflessioni è indubbio. Non passa giorno che non riceva qualche email che mi da uno spunto, alcuni li elaboro e li condivido sul blog, altri no.
Oggi ricevo una email, spero che la persona in questione che si riconosce non ne abbia se prendo una affermazione scritta che mi ha dato da pensare.
Lui vuole andare a vivere negli USA, è il suo grande sogno, e trasferirsi intanto in Europa, che so Londra per esempio, gli sembra una sconfitta.
E qui viene la mia considerazione, che ha a che fare con il grande sogno che si vuole realizzare e il cominciare dal primo gradino.
Pensiero che posso riassumere cosi (se già ti sei scocciato a continuare nella lettura): Pensa in grande ma agisci da subito cominciando dal primo step.
La realizzazione dei sogni richiede una più o meno cosciente pianificazione e se ci sono ostacoli, allora bisognerà ingegnarsi per aggirarli, facendo si che quanto ne risulterà sarà un guadagno per noi.
Prendiamo l’esempio di Andrea (nome a caso), che mi pone di fronte a questo suo modo di vedere un eventuale ripiego su Londra tanto per cominciare.
Ma gli USA richiedono un visto di lavoro che un ragazzino di poco più di 20 anni che vuole lavorare come lavapiatti non avrà mai. Nessuno fa da sponsor a un cameriere. E’ un dato di fatto.
L’alternativa per arrivare direttamente negli USA è entrare con visto turistico e lavorare in nero.
Siamo sicuri che questa sia la scelta giusta? E poi che si fa con la previdenza sociale? L’assistenza sanitaria? I contributi? Ma oltre questo, come la mettiamo con il fatto che passati i tre mesi concessi con modulo ESTA sei un illegale a tutti gli effetti?
Davvero si vuole vivere in un Paese in cui non possiamo più mostrare i nostri documenti alla polizia senza sentirsi morire?
L’obiettivo di Andrea è vivere e lavorare per un periodo lungo negli USA, ma per questioni molto pratiche la cosa non è semplice. Pertanto cominciamo da una prima necessità, parlare l’inglese. Bisogna migliorarlo e bisogna farlo subito.
Siccome la vita all’estero costa e in pochi possono permettersi di fare gli studenti all’estero senza lavorare, bisogna trovare la soluzione che unisca le due esigenze: imparare l’inglese e trovare lavoro.
Le alternative, onestamente, mi sembrano ovvie e logiche: UK o Australia.
Per gli UK non c’è bisogno di visto, passati i sei mesi se si decide di rimanere ci si iscrive all’Aire e via.
Per l’Australia invece si applica per il working holiday visa che permette di vivere e lavorare in Australia per 12 mesi.
Ma il nostro Amico Andrea vede l’Australia lontana (lo capisco, l’ho pensato anche io quando mi sono posta il dubbio), e Londra come una sconfitta, insomma una scelta da perderte.
Eppure caro Andrea, Londra potrebbe essere un primo step per lasciarti respirare aria internazionale, imparare l’inglese, vivere in una metropoli che non ha nulla da invidiare a New York City, rimani vicino la tua famiglia, non rischi di diventare illegale, pagherai le tasse, e lentamente magari da cameriere diventerai Manager dello stesso ristorante dove hai cominciato ad asciugare bicchieri.
Se il tuo sogno sono ancora gli USA a quel punto con un inglese decisamente migliore ed una esperienza di lavoro più qualificata, magari parli più lingue, puoi cominciare a cercare uno sponsor, sarai in grado di fare le tue ricerche online e proporti, oppure potrai sempre prendere qualche mese di stop dal lavoro di Londra, applicare per un modulo ESTA e viaggiare gli USA per tre mesi guidando una per i deserti e i Canyon.
I sogni si realizzano, bisogna crederci e anche pensare sempre in grande.
Ma nell’avere chiaro di fronte a noi l’oggetto del desiderio, cominciamo a spianare la strada per raggiungerlo. E non ci sarà soddisfazione più grande che girarsi e dirsi “ho fatto un bel lavoro”.
Buona fortuna caro amico Andrea (***nome immaginario).
**** Per maggiori informazioni sul working Holiday Visa per l’Australia Angelo Zinna ha scritto una utile ed aggiornata guida: clicca qui.
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